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Le ragazze del Club Scherma Pesaro intervistate per il Corriere Adriatico


13 Ottobre 2005


PESARO - Si dice che il calcio non è uno sport per signorine, e la scherma? Tra spade, sciabole e fioretti, il gentil sesso pareproprio a suo agio. Vedere per credere l´exploit mondiale della jesina Vezzali, da appena quattro mesi mamma Valentina. Stupefacente.

L´oro conquistato nel fioretto ai recenti mondiali di Lipsia non può che aver colpito anche le ragazze del ClubScherma Pesaro, ben più numerose dei loro “colleghi” maschi nella storica società della città. Da una vita agli ordini del maestro-istituzione Salvatore Limone, nella palestra a sei pedane del Ledimar si allenano una trentina di donne.

Oltre alla senatrice Evelina Langella - atleta, preparatrice atletica e istruttrice regionale di venticinque anni... complimenti - c´è anche una folta schiera di quindicenni. Ragazzine che a differenza di molte coetanee hanno deciso di metter da parte “Cioè” e “Top Girl” per praticare una disciplina formativa che più formativa non si può. “La scherma è uno sport veramente interessante che fa sviluppare velocità e prontezza di riflessi - attacca il maestro Limone -. Al di là dell´aspetto squisitamente tecnico, poi, è un eccezionale strumento di socializzazione”.

Ma come sono le ragazze del Club Pesaro Scherma? “Sono brave e puntualissime. Insomma, quel che si suol dire un bellissimo gruppo”. La scherma e le donne. Come si avvicina una ragazza alla disciplina? “Io ho iniziato nel ´92, ammirando alle Olimpiadi di Barcellona la Trillini e la Vaccaroni”, risponde Ilaria Langella. Sulla vittoria dimamma Vezzali quattro mesi dopo la maternità, Ilaria non fa una piega: “Com´è possibile? Conoscendola dico che è possibilissimo. Qualcuno ha detto che anche Sanzo ha vinto l´oro pochi mesi dopo la paternità, ma bello sforzo... non ha mica partorito”. “La Vezzali ha una forza di volontà incredibile - le fa eco la bella Evelina Langella, come detto istruttrice regionale oltre che spadista e sciabolatrice del team pesarese -. Ha una grande voglia di vincere che però non è volontà di strafare”.

L´amleticodubbio tienebanco anche al Club Scherma Pesaro. Meglio la Trillini e la Vezzali? Se il maestro Limone non si sbilancia troppo (“Difficile dirlo, anche se umanamente la Trillini è un po´ più alla mano”), la diciottenne Maria Elena Guerra non ha dubbi: “Preferisco la Vezzali. A me sembra più attaccata ai suoi fans”. La chiosa è per le giovani Tania Cardinali, Lucrezia Badioli, Chiara Balestrieri, Cecilia Ciarrocchi e Giorgia Giannotti. Chi è il vostro idolo? “Aldo Montano - la risposta all´unisono -, anche se dopo che s´è messo con quella lì sta ottenendo meno risultati”. Alzi la mano chi non ha capito chi è “quella lì”?



di EMANUELE LUCARINI, Corriere Adriatico